Fossili
Alla fine dell'Ottocento l'intensa attività di ricerca che impegnò nell'arco alpino i maggiori geologici austriaci, italiani e tedeschi era riuscita a delineare i principali aspetti geologici e stratigrafici delle Alpi.
In quegli anni videro la luce importanti monografie sulla paeleontologia del Trentino e dell'area dolomitica, curate soprattutto dall'Università di Vienna, che trovò nel lavoro dei geologi del Museo Civico di Rovereto, Giovanni de Cobelli e Antonio Pischel, un aiuto fondamentale per completare gli studi sugli invertebrati fossili del Mesozoico e del Terzario.
Si possono citare collezioni, ricche di numerose olotipi, riferite alla fauna e alla flora dei Calcari Grigi, studiate da Tausch, e le serie delle Ammoniti dei dintorni di Rovereto.
Meritano inoltre attenzione i fossili di S. Cassiano in Val Badia, le ammoniti di Castione di Brentonico sul Monte Baldo settentrionale, alcuni pesci fossili di Bolca sui Monti Lessini, nel veronese, una piccola collezione di foglie di fossili dei calcari marnosi, oligocenici di Monte Viola di Salcedo, Vicenza.
Nelle immagini...
- Lithiotis problematica, Bivalve del Lias caratteristico dei Calcari Grigi di Noriglio - Rovereto
- Denti di Charcharodon, grande squalo del Miocene provenienti da Ronzo Chienis - Val di Gresta (Trentino meridionale)
- Esemplari di piante cicadali fossili, che nel Mesozoico medio dovevano costituire una frazione abbondantissima della flora terrestre, provenienti da Cornacalda e Noriglio (Trentino meridionale).
- Impronta di piccolo clupeiforme dal giacimento fossilifero di Bolca (Verona)
- Pseudodiadema cobelli e Pseudodiadema roveredanum due specie nuove di echinidi dei Calcari Grigi di Noriglio, che il paleontologo Leopard Tausch dedicò al direttore del Museo Giovanni Cobelli